Vita Archive
Un po’ di Cagliari

Una sera come tante, esci dall’ufficio che è già buio. È stato un inverno particolarmente rigido, soprattutto ci sono stati tanti, troppi giorni di intense nebbie, di quelle per cui ti sembra di andare verso l’ignoto, di quelle che i fendinebbia non sono mai serviti a nulla e ci
Io non ho paura (2)

” Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi
Io non ho paura (1)

“Per ciò che riguarda la psiche, non posso dire molto di preciso: è certo che per molti mesi sono vissuto senza alcuna prospettiva, dato che non ero curato e non vedevo una qualsiasi via d’uscita dal logorio fisico che mi consumava. Non posso dire che questo stato d’animo sia
Un perfetto sconosciuto

Sara era solita rinchiudersi nel suo studio, quando doveva riflettere su qualcosa. Non amava aprire le finestre e lasciava che la luce filtrasse dai fori dell’avvolgibile, trapassando i tendaggi. Così la stanza s’illuminava appena. Abbastanza, direbbe Sara, il tanto sufficiente da poter leggere i suoi giornali e i suoi
Carteggi (3)

Firenze, 15 dicembre 2012 Cara Stefania, innanzitutto, complimenti per il tuo ultimo post. Ogni volta riesci a superarti quanto a profondità e sensibilità. La tua straordinaria empatia ti porta a interessarti anche all’altro, il caregiver appunto, quando sarebbe assolutamente fisiologico, e già abbastanza gravoso, occuparsi di te stessa, della
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