Vicenza Archive
Dopo una settimana rinchiusa in casa, in malattia, sotto iniezioni di bentelan per lombosciatalgia, decido che è arrivato il momento di prendere un po’ d’aria. Così, ci diamo una spolverata, un po’ di trucco per uscire con un aspetto meno malaticcio, e via, verso il centro di Vicenza. Per
Siamo partiti dalla Sardegna con l’auto stracarica e pochi soldi in tasca, quanto necessario per sopravvivere in una terra lontana, una Laurea e tante speranze dei nostri genitori versate sui nostri conti bancari da studenti, il nostro giovane entusiasmo. Viviamo ancora nel bivano che ci ha accolti a tre
Riesco ancora a sorridere di questo provincialismo trasversale che ti vive sempre come elemento estraneo e incentra l’esistenza nel suo “piccolo mondo antico”. Del resto Fogazzaro lo conosceva bene il luogo che gli diede i natali e dunque non stupisce che il vicentino non riesca a “spiccare il volo”,
Ebbene sì, ho provato l’ebrezza di guidare sotto una tormenta di neve. Aspettare che tornassi da lavoro e guardassi Vicenza imbiancarsi dalla finestra pareva brutto. Pareva brutto farmi uscire da quel luogo malsano della bassa padovana dove tutti gli eventi atmosferici diventano piaghe d’Egitto! No dico, bella la neve,
Giornata di M…: mi chiedo se sia peggio il Bacchiglione che esonda in più punti di Vicenza, con tanto di sirena in centro per l’evacuazione, lo stato di allarme cittadino, o la Mantovani che supera i limiti della decenza, vanificando un lavoro di anni per dare faticosamente un’informazione corretta,