Riflessioni Archive
L’eco delle guerre che abbiamo scatenato e degli eserciti che abbiamo armato, dei popoli che abbiamo affamato, si è fatto carne e sangue, fragore dei detonatori, ferita aperta nel corpo e nell’anima dell’Europa.
Mi scuserete per i miei lunghi silenzi, cari lettori, ma avrò modo, più avanti, di motivare le mie assenze letterarie. Intanto, raccolgo dal moleskine appunti, ritagli d’inchiostro nello svolgersi febbrile degli eventi, e le cose mi appaiono come sempre più nitide a rileggerle, il dipanarsi dei giorni è un
“Vogliamo mettere al bando il separatismo, e lo vogliamo mettere al bando per due ragioni: a) perché è antistorico, demagogico e inconcludente; b) perché conservatore sulla via di diventare reazionario… Chi sfrutta e opprime la Sardegna non è l’Italia, ma determinati Governi e vasti gruppi di interessi che dominano
Si arriva a 32 anni che non si è poi tanto diversi dall’adolescente inquieto e malinconico, con Gramsci sottobraccio e appunti poetici infilati tra le pagine di qualche libro. Mi scrive in una bellissima lettera la mia insegnante di Lettere del liceo: “Di te ricordo i riccioli biondi in
Carissimo A***, posso solo immaginare quanto dolore ti abbia accompagnato in questi mesi. La vita ci ricorda ogni giorno quanto siamo fragili, e questo ne aumenta il suo valore, ci insegna a comprendere meglio quali siano le priorità, quanto tempo sprechiamo, nella nostra esistenza, lontano dagli affetti,