Pensieri Archive
Quando sbarco a Livorno, posso sentire nelle orecchie l’eco dei grilli, all’ombra della pineta, il profumo dei ginepri riempire le mie narici, e negli occhi ho ancora immagini di ieri, colori, tramonti che infiammano cieli e nuvole con tinte irripetibili, porpora che invade l’azzurro terso che ci sovrasta, bouganville
La Primavera all’improvviso Sanguini papaveri Riviera, piangi batuffoli dai tuoi pioppi, che il vento porta via. Nell’incanto delle vigne e dei campi ancora incolti, dove dimora il tarassaco, ci tieni sospesi in un altro tempo, e oltre la maglia delle rete non sai che cosa covano le tue
Lei è ancora in un letto d’ospedale, la chiamo per l’ennesima volta: voglio sapere come sta, sentire la sua voce dopo l’intervento. La sento sfinita, abbattuta, la scopro diversa e questo già m’inquieta. Mi dice «… più avanti ci riproverò, un’altra volta, e se non dovesse andare… basta, chiuderò
Una sera come tante, esci dall’ufficio che è già buio. È stato un inverno particolarmente rigido, soprattutto ci sono stati tanti, troppi giorni di intense nebbie, di quelle per cui ti sembra di andare verso l’ignoto, di quelle che i fendinebbia non sono mai serviti a nulla e ci
Una volta il mio compagno mi chiese: «Ma a te fa piacere che venga in visita, cioè che sia presente in ambulatorio?». La mia risposta fu «Sì, perché stai zitto». La frase può apparire brutale, secca e ruvida, ma è la risultante di una lunga osservazione e riflessione, nata