Perché sei ancora qui, uno squarcio di memoria sul velo dell’oblio, per quel calamaio di parole, lasciate indefinite annegare nell’inchiostro, una sospensione come un groppo d’incomprensioni in gola, che non riesco ad ingoiare. Eravamo più distanti quando non ci divideva il mare e le nostre fragilità si sfioravano,
Incombe l’oscurità sulle nostre teste, ma Bassano brilla di luce propria, per quel suo fascino tra mistero e storia lungo le sponde del Brenta: mi pare di aprire un vecchio carillon, con una di quelle ballerine in miniatura che girano, con il loro tutù, o di vedere i cavalli