Scivolavo, questo ricordo, precipitando arrendevole alle acque. Non so che vento fosse, quale tempesta, quale onda, ricordo tuttavia la schiuma e infine la risacca sulla riva, cercandomi. Ero il ciocco di legno alla deriva, tenuta a galla per chissà quale legge naturale. Aspettavo s’abbassasse la marea soltanto per
“Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.” Friedrich Wilhelm Nietzsche “Io ero il soldato semplice con le mostrine sgualcite, il tremore delle mani sul calcio del fucile, io ero