Questo Natale
Il tempo non s’arresta e poco importa
che il giorno già vissuto ci avvicini
l’amara coppa d’acqua collocata
dove incalza la sete della vita.
Non conteggiamo i giorni già passati:
è oggi che nasciamo. Solo adesso
la vita inizia e, là, da noi lontana,
la morte può stancarsi nell’attesa.
Josè Saramago.
Prima di eclissarmi per qualche giorno sui Colli Berici, mi pareva scortese lasciarvi senza i consueti e pur sinceri auguri di Buon Natale, miei cari lettori.
Le vostre lettere mi fanno compagnia nelle grigie e gelide giornate invernali, nelle sere buie come a volte è il mio spirito, oscuro e profondo come un abisso, disperato e irraggiungibile come un naufragio. Ma poi, le vostre parole mi allietano come una calda coperta, un tè che fuma dalla sua tazza, una candela in un blackout, un abbraccio autentico come le trame di questa mia penna.
Dirò allora che non amo le feste, dove le assenze pesano di più, le distanze si fanno più incolmabili, i ricordi più insopportabili. Dirò che questo Natale ho davvero qualcosa d’importante da festeggiare, una vita che cambia, una soddisfazione da cogliere dopo tanto sacrificio, un investimento che porta i suoi frutti, perciò potrei anche abbandonare per un momento quella vita imperfetta, prossima e remota, e rallegrarmi senza ombre di quella futura.
E allora auguri, avrò ancora tempo per voi, ho sempre tempo per voi, ma non questo Natale. S.C.