Pillole dello “Stefania Pensiero” 7
Questioni linguistiche
“vicentini per caso”
Io: «Sei una delle poche che non mi parla in veneto qua dentro»
Collega F: «Ah sì? Beh anche a te non si sente nemmeno l’accento sardo»
Io: «Sono qui da più di un anno, è decisamente annacquato…»
Collega F: «Non ti ho mai sentito parlare in sardo»
Io: «Si vede che non mi sono ancora incazzata»
Squilla il telefono.
Rispondo: «Comune di Vicenza»
Dall’altra parte della cornetta risponde un’anziana signora che inizia a parlare in veneto stretto e mi dice non so quante cose di cui ignoro persino il senso.
Interrompo la signora: «Un attimo che le passo la collega»
Porgendo la cornetta, la collega M incalza: «Chi è? Che ha detto?»
Io: «Non ho capito una mazza»
La Collega R m’abbraccia e rivolgendosi alla Collega P esclama: «Ho adottato la Stefania»
Collega P: «Eeeh… Stefania è speciale!»
Collega R: «Sì è proprio speciale»
Io: «No, speciale no, vi prego. L’ultima persona che mi ha definito così mi ha chiuso le porte in faccia» dico allora con malinconia, «definitemi dozzinale, mi sento più tranquilla»