Sono un po perplesso su questa tua affermazione. Una verità scientifica essendo appunto una verità, diventa un dogma che non può essere messo in discussione se non altro da chi crede nella sua veridicità. La verità processuale, per come la vedo io, è sempre minata dal dubbio e si accetta fino a prova contraria. Esempio: vogliamo mettere in discussione la veridicità che la Terra gira intorno al sole? No! Discutiamo all'ora della recente condanna di Berlusconi, è vero che ha commesso un reato? Siii!! Con piccolo dubbio forse, ma non importa.
Beh, colgo l'occasione per approfondire la mia esternazione.
In primis, devo ricordare che il concetto di dogma non è compatibile con il concetto di Scienza, ma piuttosto si tratta quasi di un ossimoro: il dogma, immutabile e inattaccabile, fa parte della sfera religiosa, mentre nella Scienza si prevede sempre che una tesi possa essere messa in discussione, attraverso l'utilizzo del cosiddetto metodo scientifico, di galileiana memoria, provando o una antitesi, o una diversa tesi. Pensiamo che fino a Copernico, la Scienza dichiarava che fosse il sole a girare intorno alla terra e non viceversa.
Ora, oggi il metodo scientifico, come noi lo conosciamo, viene messo in discussione perché si è dimostrato che con un pedissequo utilizzo di protocolli scientifici si possono provare delle totali castronerie. Si è provato ad esempio che utilizzando le normali regole di ricerca della comunità scientifica internazionale, un farmaco era più adatto per certi segni zodiacali e non per altri.
Ora, in riferimento a quanto ho scritto, ho commentato con amarezza il fatto che i conflitti d'interesse, nonché le leggi di mercato, guidino la ricerca scientifica. Gli interessi particolari delle lobbies, inoltre, esattamente come gli interessi particolari di un soggetto sotto accusa o sotto giudizio, possono pregiudicare il disvelamento della verità, facendo posto a un'altra realtà, una verità a metà, su cui giocano i soggetti in causa.
Così nella Medicina, assistiamo a creazioni di pubblicazioni scientifiche, che servono soltanto demistificare, creare confusione, confondere, paralizzare una teoria e soprattutto farne risaltare un'altra. Così, dalla scelta dei pazienti da esaminare alla formula di calcolo statistico con cui si arriva alla conclusione, finiamo per scontrarci non con la verità, ma con una delle tante verità che in quel momento è utile propinare. Il dibattito scientifico si basa su questo: vince chi la racconta meglio, ma a quel punto, qual è la verità?
Beh, colgo l'occasione per approfondire la mia esternazione.
In primis, devo ricordare che il concetto di dogma non è compatibile con il concetto di Scienza, ma piuttosto si tratta quasi di un ossimoro: il dogma, immutabile e inattaccabile, fa parte della sfera religiosa, mentre nella Scienza si prevede sempre che una tesi possa essere messa in discussione, attraverso l'utilizzo del cosiddetto metodo scientifico, di galileiana memoria, provando o una antitesi, o una diversa tesi. Pensiamo che fino a Copernico, la Scienza dichiarava che fosse il sole a girare intorno alla terra e non viceversa.
Ora, oggi il metodo scientifico, come noi lo conosciamo, viene messo in discussione perché si è dimostrato che con un pedissequo utilizzo di protocolli scientifici si possono provare delle totali castronerie. Si è provato ad esempio che utilizzando le normali regole di ricerca della comunità scientifica internazionale, un farmaco era più adatto per certi segni zodiacali e non per altri.
Ora, in riferimento a quanto ho scritto, ho commentato con amarezza il fatto che i conflitti d'interesse, nonché le leggi di mercato, guidino la ricerca scientifica. Gli interessi particolari delle lobbies, inoltre, esattamente come gli interessi particolari di un soggetto sotto accusa o sotto giudizio, possono pregiudicare il disvelamento della verità, facendo posto a un'altra realtà, una verità a metà, su cui giocano i soggetti in causa.
Così nella Medicina, assistiamo a creazioni di pubblicazioni scientifiche, che servono soltanto demistificare, creare confusione, confondere, paralizzare una teoria e soprattutto farne risaltare un'altra. Così, dalla scelta dei pazienti da esaminare alla formula di calcolo statistico con cui si arriva alla conclusione, finiamo per scontrarci non con la verità, ma con una delle tante verità che in quel momento è utile propinare. Il dibattito scientifico si basa su questo: vince chi la racconta meglio, ma a quel punto, qual è la verità?
Sono un po perplesso su questa tua affermazione. Una verità scientifica essendo appunto una verità, diventa un dogma che non può essere messo in discussione se non altro da chi crede nella sua veridicità. La verità processuale, per come la vedo io, è sempre minata dal dubbio e si accetta fino a prova contraria. Esempio: vogliamo mettere in discussione la veridicità che la Terra gira intorno al sole? No! Discutiamo all'ora della recente condanna di Berlusconi, è vero che ha commesso un reato? Siii!! Con piccolo dubbio forse, ma non importa.
Beh, colgo l'occasione per approfondire la mia esternazione.
In primis, devo ricordare che il concetto di dogma non è compatibile con il concetto di Scienza, ma piuttosto si tratta quasi di un ossimoro: il dogma, immutabile e inattaccabile, fa parte della sfera religiosa, mentre nella Scienza si prevede sempre che una tesi possa essere messa in discussione, attraverso l'utilizzo del cosiddetto metodo scientifico, di galileiana memoria, provando o una antitesi, o una diversa tesi. Pensiamo che fino a Copernico, la Scienza dichiarava che fosse il sole a girare intorno alla terra e non viceversa.
Ora, oggi il metodo scientifico, come noi lo conosciamo, viene messo in discussione perché si è dimostrato che con un pedissequo utilizzo di protocolli scientifici si possono provare delle totali castronerie. Si è provato ad esempio che utilizzando le normali regole di ricerca della comunità scientifica internazionale, un farmaco era più adatto per certi segni zodiacali e non per altri.
Ora, in riferimento a quanto ho scritto, ho commentato con amarezza il fatto che i conflitti d'interesse, nonché le leggi di mercato, guidino la ricerca scientifica. Gli interessi particolari delle lobbies, inoltre, esattamente come gli interessi particolari di un soggetto sotto accusa o sotto giudizio, possono pregiudicare il disvelamento della verità, facendo posto a un'altra realtà, una verità a metà, su cui giocano i soggetti in causa.
Così nella Medicina, assistiamo a creazioni di pubblicazioni scientifiche, che servono soltanto demistificare, creare confusione, confondere, paralizzare una teoria e soprattutto farne risaltare un'altra. Così, dalla scelta dei pazienti da esaminare alla formula di calcolo statistico con cui si arriva alla conclusione, finiamo per scontrarci non con la verità, ma con una delle tante verità che in quel momento è utile propinare. Il dibattito scientifico si basa su questo: vince chi la racconta meglio, ma a quel punto, qual è la verità?
Beh, colgo l'occasione per approfondire la mia esternazione.
In primis, devo ricordare che il concetto di dogma non è compatibile con il concetto di Scienza, ma piuttosto si tratta quasi di un ossimoro: il dogma, immutabile e inattaccabile, fa parte della sfera religiosa, mentre nella Scienza si prevede sempre che una tesi possa essere messa in discussione, attraverso l'utilizzo del cosiddetto metodo scientifico, di galileiana memoria, provando o una antitesi, o una diversa tesi. Pensiamo che fino a Copernico, la Scienza dichiarava che fosse il sole a girare intorno alla terra e non viceversa.
Ora, oggi il metodo scientifico, come noi lo conosciamo, viene messo in discussione perché si è dimostrato che con un pedissequo utilizzo di protocolli scientifici si possono provare delle totali castronerie. Si è provato ad esempio che utilizzando le normali regole di ricerca della comunità scientifica internazionale, un farmaco era più adatto per certi segni zodiacali e non per altri.
Ora, in riferimento a quanto ho scritto, ho commentato con amarezza il fatto che i conflitti d'interesse, nonché le leggi di mercato, guidino la ricerca scientifica. Gli interessi particolari delle lobbies, inoltre, esattamente come gli interessi particolari di un soggetto sotto accusa o sotto giudizio, possono pregiudicare il disvelamento della verità, facendo posto a un'altra realtà, una verità a metà, su cui giocano i soggetti in causa.
Così nella Medicina, assistiamo a creazioni di pubblicazioni scientifiche, che servono soltanto demistificare, creare confusione, confondere, paralizzare una teoria e soprattutto farne risaltare un'altra. Così, dalla scelta dei pazienti da esaminare alla formula di calcolo statistico con cui si arriva alla conclusione, finiamo per scontrarci non con la verità, ma con una delle tante verità che in quel momento è utile propinare. Il dibattito scientifico si basa su questo: vince chi la racconta meglio, ma a quel punto, qual è la verità?