Di ogni mia battaglia mi resta un gomitolo di fumo. Stefania Calledda, dicembre 2012 Carissima E., siamo in pausa pranzo. Ho già mangiato e ora ti rispondo perché il nostro carteggio mi attenua la tristezza che silenziosamente mi porto addosso. Sai, ho in mente un racconto, ho tante
Scivolavo, questo ricordo, precipitando arrendevole alle acque. Non so che vento fosse, quale tempesta, quale onda, ricordo tuttavia la schiuma e infine la risacca sulla riva, cercandomi. Ero il ciocco di legno alla deriva, tenuta a galla per chissà quale legge naturale. Aspettavo s’abbassasse la marea soltanto per
In questi giorni, a lavoro, sono stata definita una persona “solare”. La fine del mondo è vicina.
Non è certo un buon segno, per la salute della Nazione, che il dibattito politico si schiacci su un penoso leaderismo di provincia, come per cercare di riempire un vuoto, di idee, di concetti, di proposte, di soluzioni, con un altro vuoto. Pare di assistere agli ultimi rantoli di
“sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa che vi tocchi” Terza Parte È una grigia giornata a Torino, un cielo plumbeo pesa sul traffico di un sabato novembrino, dove la città rallenta e in centro si preparano alle numerose iniziative previste per il weekend. Parrebbe una città spenta,