Eccomi, io sono il menestrello in RE MINORE*, malinconico incedere lirico: c’è una storia che ti debbo raccontare di tempesta e gabbiani, di naufragi** in punta di penna. Non conosco tutte le note di questo pentagramma, lascerò allora che siano gli altri saltimbanchi a danzare, funamboli semantici***, sui
Carissimi amici che mi seguite, tranquilli, non sono scomparsa, né rinuncio ad evocare in voi infiniti percorsi di riflessione, di confronto, di piacere letterario. Il fatto è che questo trasloco mi travolge, senza lasciarmi molto tempo, per cui non trovo letteralmente il tempo di fermarmi a meditare e scrivere.
Liquidare le molteplici questioni che solleva l’inquieta instabilità derivata da queste elezioni politiche con un “ha vinto il populismo”, sostenendo che come spesso accade, in un periodo di forte crisi economica, la risposta sociale è un pericoloso affidamento alle forze più autoritarie e populiste, sarebbe non soltanto un grave
Questa è stata la più brutta campagna elettorale a memoria di questa Repubblica: lo hanno detto tutti, lo ribadisco anch’io, che bazzicavo in politica sin da bambina, da quando mio padre mi portava alle feste del Partito e mi metteva un cappellino in testa, un fischietto e si andava
Dopo una settimana rinchiusa in casa, in malattia, sotto iniezioni di bentelan per lombosciatalgia, decido che è arrivato il momento di prendere un po’ d’aria. Così, ci diamo una spolverata, un po’ di trucco per uscire con un aspetto meno malaticcio, e via, verso il centro di Vicenza. Per