Perché sei ancora qui, uno squarcio di memoria sul velo dell’oblio, per quel calamaio di parole, lasciate indefinite annegare nell’inchiostro, una sospensione come un groppo d’incomprensioni in gola, che non riesco ad ingoiare. Eravamo più distanti quando non ci divideva il mare e le nostre fragilità si sfioravano,
Dopo la visita Non bisogna mai essere rassegnati come i nostri terapeuti. Di solito, è la loro impotenza che parla, non si tratta più della nostra effettiva salute. Guardano la risonanza e ti mettono già su una carrozzina, ma le persone sono più complesse di un discutibile esame, e
Premessa – Le cose sono andate così: mi sono resa disponibile ad aiutare l’associazione G. Deledda di Vicenza per l’organizzazione della mostra, inaugurata il 5 ottobre, “Fratelli d’Italia – l’Unità d’Italia celebrata per immagini”, un progetto della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia); ovviamente ho cercato di curare l’evento
Un compleanno molto veneto: spritz, pizza, meringata con panna al pistacchio come da me richiesta, accompagnata da un recioto. Un po’ di gossip e “ricordi di gioventù”, un po’ disquisendo sui miei studi attuali, per la curiosità di Elena, un po’ organizzando nuovi eventi (decisamente nel mio stile), scartando
La necessità di scrivere queste righe è nata a maggio, ma le pubblico soltanto oggi dopo lunghe elaborazioni interiori, modifiche dell’assetto del testo, tagli, sostituzioni di vocaboli. Non credo si comprenda quanto impegni umanamente scrivere di sé, quanto lavoro di fine intaglio ci sia dal punto di vista letterario,