Ode a Gramsci

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Sul crinale del tempo

io mi sporgevo a strapiombo

sul domani e

non altro lume appariva

se non lucido

il tuo pensiero

vibrante di storia e azione presente.

Mi pareva

di esserti stata sempre compagna,

leggevo commossa

la tua fierezza tra le sbarre,

l’indomito moto rivoluzionario,

la sofferenza della tua solitudine,

il coraggio della verità.

Un solo incessante

divenire d’intenti

eri,

tu che da sempre m’insegni

la volontà.

Stefania Calledda, 1 maggio 2010

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