La misura

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Sull’amore per l’altro (o verso il prossimo se hai una Fede)

 

Vignetta per non essere troppo seri

Vignetta per non essere troppo seri

Gli avverbi non sanno raccontare i sentimenti, si rivelano sempre inadeguati. Molto, poco, abbastanza, mancano sempre di una piena cognizione delle cose, sono insufficienti a spiegare, ci mostrano soltanto un’indeterminatezza, quella necessaria a descrivere l’indefinibile forse.

Mi domando allora, cosa posso chiederti, cosa posso pretendere da te, cosa puoi darmi davvero? Se pensi di avermi dato abbastanza, se pensi di aver fatto per me abbastanza, se pensi di avermi amato abbastanza, probabilmente non mi mai dato nulla, non hai mai fatto nulla per me, non mi hai mai amato.

Non si ama mai abbastanza, i sentimenti per loro natura non sono inquadrabili con un avverbio, e così le azioni loro correlate.

Io non conosco la misura, quando è poco, molto, abbastanza. Quando è abbastanza? Non è mai abbastanza, il sentire umano non concepisce la misura, la misura non esiste, non si pesa, non si conta. Ti sembrerà che io ti chieda troppo o che ti dia troppo, perché anche troppo non misura con esattezza ciò che ti chiedo, ciò che ti dono, gli avverbi, ripeto, non sono in grado di definire i sentimenti e ciò che ne deriva, questo è il guaio da cui nascono le incomprensioni.

Qual è la misura? Amami e basta, senza domandarti se è troppo, se è poco, molto, abbastanza, amami senza avverbi.

Io so amare solo così.

S.C.

 

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