La libertà
La libertà
è un treno che ruggisce di lapilli
di binario in binario,
che attraversa molte vite
di stazione in stazione.
La libertà
è un vagone semivuoto,
la mia solitudine
riflessa sul finestrino
e campi arati, capannoni,
consuetudini come panni stesi al sole,
ripidi gradini, uscite scorrevoli
e sale d’aspetto che ansimano,
orologi e ritardi richiamati al megafono,
fischi, frenate stridenti.
Stefania Calledda, 8 febbraio 2010