Imprinting 4
CAPITOLO IV – Le radici
Sei nata a Vicenza e qui crescerai e andrai a scuola, figlia mia, imparerai il veneto e prenderai certo l’accento, ne conoscerai i sapori, le consuetudini, le tante sfaccettature e contraddizioni. Eppure, il tuo sangue e il tuo genoma sono specificamente sardi, ma questo non basta a sentirsi appartenenti a quel popolo e a quella terra, ritrovare le tue radici sarà per te un percorso più lento e avrà bisogno di essere maturato un po’ alla volta e forse proprio per questo sarà una decisione più consapevole e più profonda.
Abbiamo scelto per te un nome che raccontasse dell’isola, Eleonora, e tra i tanti libri che costituiscono la biblioteca domestica, non mancano la storia e la letteratura sarda e più volte incontrerai tra queste letture il tuo nome. Assaggerai sapori e vivrai colori e odori di Sardegna. Perché i suoi suoni ti fossero familiari, ti ho fatto ascoltare, sin da quando eri in grembo, la nostra musica, le parole della nostra lingua e attenderò con orgoglio il momento in cui anche tu dirai quel “nostro”.
Ti piace sentirmi cantare, ti addormenti con le note di “No potho reposare”, paradossale a pensarci, e del nostro patrimonio musicale adoro lasciarti memoria di parole e suono.
Io non conosco canzoni per bambini, in questa casa la musica è quella colta di tuo padre, con le mani sui tasti del piano e le corde del basso elettrico, è quella cantautorale italiana di tua madre e sarda appunto, il mio amato barocco e tanto jazz, soul, R&B.
Sarà mio dovere farti conoscere i sentieri di Barbagia, il profumo del lentisco e delle ginestre, farti calpestare le ghiande delle querce secolari e all’ombra dei “pinnettos” spezzare il pane carasau, e per grotte e sorgenti sentire il soffio del maestrale, ammirare i cieli stellati e le dune delle nostre spiagge, scogli a strapiombo sul mare, pini marittimi e ginepri a ripararci dal sole cocente, sentire la seta e l’orbace sui polpastrelli e ricami di antica scuola, trame di filigrana e corallo, profumi di mandorle e noci, di miele e di lunghe cotture allo spiedo.
Non per nascita o residenza, ma per sangue tu resti sarda, e non so se questa sia una condanna o una grazia, sta a noi trovarne il senso e il peso specifico.