Vicentini per caso

Aspettando l’evento di Vicenza – omaggio alla Riviera Berica

La Primavera all’improvviso   Sanguini papaveri Riviera, piangi batuffoli dai tuoi pioppi, che il vento porta via. Nell’incanto delle vigne e dei campi ancora incolti, dove dimora il tarassaco, ci tieni sospesi in un altro tempo, e oltre la maglia delle rete non sai che cosa covano le tue

Pillole dello “Stefania Pensiero” 33

Dopo una settimana rinchiusa in casa, in malattia, sotto iniezioni di bentelan per lombosciatalgia, decido che è arrivato il momento di prendere un po’ d’aria. Così, ci diamo una spolverata, un po’ di trucco per uscire con un aspetto meno malaticcio, e via, verso il centro di Vicenza. Per

Cercando casa

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Siamo partiti dalla Sardegna con l’auto stracarica e pochi soldi in tasca, quanto necessario per sopravvivere in una terra lontana, una Laurea e tante speranze dei nostri genitori versate sui nostri conti bancari da studenti, il nostro giovane entusiasmo. Viviamo ancora nel bivano che ci ha accolti a tre

Un po’ di Cagliari

Una sera come tante, esci dall’ufficio che è già buio. È stato un inverno particolarmente rigido, soprattutto ci sono stati tanti, troppi giorni di intense nebbie, di quelle per cui ti sembra di andare verso l’ignoto, di quelle che i fendinebbia non sono mai serviti a nulla e ci

Malinconici adagi urbani

Riesco ancora a sorridere di questo provincialismo trasversale che ti vive sempre come elemento estraneo e incentra l’esistenza nel suo “piccolo mondo antico”. Del resto Fogazzaro lo conosceva bene il luogo che gli diede i natali e dunque non stupisce che il vicentino non riesca a “spiccare il volo”,