Stefania Calledda è nata a Nùoro nel 1982, ma successivamente, per ragioni di studio, ha vissuto per diversi anni a Cagliari. Laureatasi in Scienze Politiche all’Università di Cagliari, con una tesi in filosofia politica, dal titolo “Viaggio nell’impolitico”, ha proseguito i suoi studi, nella medesima Facoltà, per il conseguimento della laurea specialistica: nel 2010 ha terminato il suo percorso accademico con una tesi storica sul tema “Gramsci giornalista: profili storici e teorici”, la quale, nel gennaio 2013, ha ricevuto la menzione per la pubblicazione, nell’ambito della XIII edizione del Premio Gramsci, indetto dall’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, e dunque pubblicata l’anno successivo nella relativa antologia.
Trasferitasi a Vicenza nel 2010, da quasi dieci anni impegnata da sempre nel mondo del volontariato, dal 2013 collabora con l’Associazione culturale “Grazia Deledda” di Vicenza, aderente alla FASI ( Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) come consigliere e responsabile culturale.
Inoltre, è reperibile in Rete con il suo blog personale Mulini a vento.
Ha partecipato al progetto editoriale Biblíon, dell’associazione Centro Studi e Ricerche Éros e Lógos, edito da Franco Angeli, con alcuni contributi proprio nell’ambito della filosofia politica, che ha anche pubblicato la sua tesi di laurea “Viaggio nell’impolitico”. Nel 2006, ha pubblicato, per la nota Casa Editrice Il Filo, la poesia “L’apnea”, all’interno dell’antologia “Navigando nelle parole” vol. 23.
Per La Riflessione Editrice ha scritto l’appendice per le “Lettere dal carcere” e la prefazione a “La Questione Meridionale”, entrambe raccolte di testi del filosofo Antonio Gramsci; ha curato, inoltre, una rubrica sulla rivista della stessa Casa Editrice,”Lettere dal fronte”, affrontando il tema della malattia in una prospettiva filosofica, che pone al centro della questione la diversità come valore. Sempre per La Riflessione, ha pubblicato la raccolta di poesie “Attimi d’abisso” nel 2008 e, nel maggio 2012, la seconda silloge dal titolo “D’altri naufragi”.
Ha poi curato il progetto culturale “La Sardegna è un’altra cosa – un insolito viaggio nell’isola” e “Percorsi al femminile” individuando esempi di emancipazione femminile appunto, rassegne organizzate dall’Associazione “Grazia Deledda” .
Sono estremamente varie e discontinue le diverse pubblicazioni come giornalista freelance su giornali locali.