Barrisce il fiume
Barrisce il fiume,
oltre il parapetto,
chiamando nuove catastrofi.
«La terra è mia!» –
urla la corrente,
un pugno di ghiaia e
un vuoto d’inadeguatezza.
È così che scorre una vita intera,
un baratro che è argine,
un corso di acque insalubri,
come questo gorgoglio di sangue
che mi investe straripando
e mi lascia arresa.
Verrà il tempo in cui
abbatteremo le barriere,
le dighe cadranno
perché troppa sarà la sete
e berremo di un’altra età,
di un’altra nascita,
e brinderemo ridendo
della vostra pochezza.
Stefania Calledda, 13 gennaio 2011