“La Sardegna è un’altra cosa”
Progetto culturale 2014 – Associazione culturale Grazia Deledda Vicenza
La Sardegna è un’altra cosa
Un insolito viaggio nell’Isola
“La Sardegna è un’altra cosa: più ampia, molto più consueta, nient’affatto irregolare, ma che svanisce in lontananza. Creste di colline come brughiera, irrilevanti, che si vanno perdendo, forse, verso un gruppetto di cime… Incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”, così lo scrittore D. Lawrence riportava nel suo “Mare e Sardegna”.
Proprio a partire da questa citazione, l’Associazione culturale Grazia Deledda di Vicenza ha programmato una serie di appuntamenti che costituiscono il suo progetto culturale per il 2014 dal titolo “La Sardegna è un’altra cosa. Un insolito viaggio nell’Isola”, a cura della scrittrice Stefania Calledda.
Attraverso le tappe di questo “insolito viaggio” nella cultura sarda, l’associazione invita ad attraversare personalità, storia, musica e attualità, che costituiscono il patrimonio sardo, in una chiave di lettura aperta alla contemporaneità, per ricongiungersi alla realtà nazionale e internazionale attraverso l’incontro, perché la specificità sia ancora una ricchezza da condividere.
Nei mesi di marzo e aprile, sono previsti i primi due appuntamenti:
21 Marzo 20.30 – Centro Culturale S. Paolo, via Ferrarin 30 Vicenza
Proiezione e letture – Gramsci raccontato per immagini
Giuseppe Manias – Responsabile Biblioteca Gramsciana di Ales
Introduce e modera Stefania Calledda
11 Aprile 18.30 – Centro Culturale S. Paolo, via Ferrarin 30 Vicenza
Presentazione del libro: “La prima bardana. Modernizzazione e conflitto nella Sardegna dell’Ottocento”
Gianni Fresu – storico (Università di Cagliari); CUEC 2011
Introduce e modera Stefania Calledda
A seguire Aperitivo
Seguiranno tanti altri eventi che sveleranno altri angoli di Sardegna, in un percorso tutto da scoprire, ma saranno anche occasioni di confronto e riflessione su temi largamente condivisi.
L’associazione invita tutti a partecipare.
NOTE: ho deciso di organizzare questa serie di incontri perché ho ritenuto necessario, considerato lo scopo delle associazioni fondate da emigrati sardi, affrancare la Sardegna e la cultura sarda dall’immagine stereotipata comune, ho inteso restituirne il suo ruolo concreto, materiale, all’interno delle dinamiche storiche e sociali che fin qui ci hanno condotto. Il ciclo di appuntamenti non è quindi rivolto soltanto ai sardi, ma bensì ai vicentini e a tutti coloro che vogliano cogliere l’opportunità di leggere la realtà che ci circonda attraverso una diversa lente, scoprendo più affinità, che differenze. S.C.