Ode al gatto
Che cosa vedi
dall’alto del tuo mistero millenario?
Anche stasera,
la luce bianca della luna
incornicia il tuo profilo felino.
Posa pure la tua morbida esistenza
sul mio petto,
la tua tenerezza di cacciatore a riposo
che non abbassa mai la guardia.
Lasciami sentire ancora
delicato il tuo respiro,
l’odore della tua natura,
mai del tutto addomesticata.
Dolce sarà giocare a somigliarti.
Fingerai di arrenderti alle mie lusinghe
per insegnarmi
ad avere ancora fiducia nel mio essere Uomo.
Stefania Calledda, giugno 2013