Progetto MicioVille

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Qualche tempo fa, un’idiota, mi rivolse un’accusa che non digerii affatto, per la quale la situazione di stallo e di ostruzionismo imperante nella questione CCSVI nella SM sarebbe stata di mio gradimento, che mi facesse addirittura comodo, con vago riferimento, evidente, alla mia posizione di leadership nella mobilitazione sarda: non potei non chiudere ogni rapporto, con una sentenza perentoria di “sei disgustosa”, vista la vile ed offensiva illazione.

Ecco, ciò per sottolineare che se io scelgo di fare volontariato, questo non ha altro scopo che il perseguimento del principio gramciano per cui “L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”. Evidentemente non si comprende quanta dedizione, impegno, sacrificio, lavoro ci sia nella gratuità dell’atto solidale, né si capisce quanto sia stato doloroso e lacerante dover mobilitarsi contro i propri stessi terapeuti per i loro atteggiamenti totalmente ascientifici e palesemente politici: se la neurologia avesse portato avanti la ricerca sulla CCSVI con l’intelligenza, l’iniziativa, la serietà dovuta alla missione a cui sono chiamati, io certo avrei preferito dedicarmi a ben altro, come tanti di noi che hanno ben più importanti problemi a cui pensare.

E certo, avrei preferito studiare con lena la storia e la filosofia che adoro, piuttosto che perdere tempo dietro le vuote statistiche delle pubblicazioni scientifiche. Dunque,  ogni tanto la mia passione civile torna a cose a me più amene, compresa la mia sana gattofilia, sposando l’associazione di volontariato veneta che va sotto il nome di GattiMania: ho dato la mia disponibilità di penna per un racconto a puntate con fini educativi ed intendo studiare più approfonditamente la legislazione italiana sugli animali da compagnia a servizio dei tanti gattofili italiani. Molto più divertente, sicuramente un tipo di volontariato che mi dà più soddisfazioni. S.C.

MICIOVILLE

Titolo Rubrica: Gatti si nasce, gattari si diventa

Autore: Nora Vi (Nora è il nome della mia gatta, Vi sta per Vicenza)

Studio del personaggio narrante:

Nora può essere definita una “aristogatta”, nel senso che risulta caratterialmente un po’ snob, rivendica la sua appartenenza alla stirpe dei certosini, razza naturale, con una lunga e onorata storia alle spalle. L’atteggiamento verso gli umani è di amore e odio, ne sottolinea le carenze con fini educativi, ponendo l’accento sul ruolo del gatto come docente: diviene quindi fondamentale l’attenzione dell’umano verso il mondo felino.

Prima puntata: l’alimentazione (130 parole)

Cari amici pelosi, so che infondo la vita di strada è più pericolosa e ricca d’insidie, ma non pensiate che a casa tutto fili liscio, anche noi gatti d’appartamento abbiamo i nostri problemi: a questi umani devi proprio insegnare tutto!

Solo per il fatto che cammini a quattro zampe pensano che noi animali abbiamo tutti le stesse esigenze: la pappa ad esempio, la prima cosa che ci differenzia dai cani, ai quali non si sa perché veniamo assimilati, è che noi non siamo onnivori, ma dei carnivori e ciotole di pasta o riso, oltre a non essere esattamente il nostro piatto preferito, con il loro alto livello di carboidrati, finisce per farci diventare dei ciccioni e un gatto obeso è destinato a diventare iperteso, goffo, tendente al malaticcio. […]

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